Dal canale YouTube ad un libro per Rizzoli, tre domande a Mikeligna

di Sonia Grispo / 15 settembre 2012

Sono dedicati a lei i focus bellezza delle più celebri fashion week, è la protagonista dei look più ricercati e non c’è donna che non ne sogni una impeccabile, stiamo parlando della nail art, una tendenza che negli ultimi anni sta spopolando, dalle passerelle alla rete, dove giovani e promettenti guru illustrano, step by step, come realizzarla. Ed è dal web che arriva la vera novità in fatto di bellezza, un libro interamente dedicato alla nail art, in vendita dal Settembre 2013, edito da Rizzoli e firmato da Michela Parisi, alias MIKELIGNA.

Molte di voi consoceranno già Michela, dal 2010 insieme ad altre 4 blogger è stata una delle autrici della “Nail Academy”, la prima scuola on line interamente dedicata alla cura e alla bellezza delle unghie, che porta la firma di Pupa ed è proprio per Pupa che MIKELIGNA ha realizzato il suo primo smalto, un vero concentrato di stile e grinta che potete trovare allegato al libro, in omaggio a chi lo acquista. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Michela e ci siamo fatti raccontare com’è stato passare dal web alla libreria, cosa l’ha ispirata per la creazione del suo primo smalto e soprattutto a chi è indirizzato il suo libro.

Dal canale YouTube ad un libro per Rizzoli e la collaborazione con Pupa, la nail art per te è oggi non solo una passione ma un lavoro?
Fatico a capacitarmi di quanto mi stia capitando negli ultimi tempi grazie a questa passione e la sento crescere sempre di più anche perché è un mondo vastissimo. Preferisco continuare a chiamarla passione più che lavoro perché quando mi dedico alla manicure per poi andare a decorare le mie unghie anche se riprendo con la mia telecamera, in quel momento stacco la spina dal mondo reale e mi tuffo in quello della fantasia e dei colori, senza ombra di dubbio ed oltre ogni mia aspettativa mi sta portando tantissime soddisfazioni sia personali che economiche, ma preferisco continuare a vederla come una grande passione che spero di riuscire a coltivare negli anni e di migliorare.

Il tuo libro è adatto solo ragazze più esperte o c’è spazio anche per consigli pratici e veloci da seguire tutti i giorni, per manicure semplici ma bene realizzate?
Quando ho realizzato la scaletta del libro sono voluta partire dall’abc, ovvero da come è fatta l’unghia, per poi passare alla realizzazione della manicure, quindi gli smalti e così via fino alle Nail Art che partono da quelle più semplici a quelle un pò più elaborate.
L’ho scritto riproponendo ciò che ho avuto modo di apprendere io dagli esordi in questo campo ad oggi, così che anche chi si trova alle prime armi può conoscere le basi per poi crescere e sviluppare la propria “arte”, perché penso che ognuno di noi abbia il suo stile ed è bello poterlo esprimere.
Inoltre ho inserito consigli pratici seguendo anche le domande che mi vengono poste con più frequenza nel canale.
Direi che decisamente è adatto a tutte le persone che come me condividono questa grande passione verso la Nail Art.

Raccontaci com’è nato il tuo smalto, cosa ti ha ispirata?
Avere l’opportunità di realizzare uno smalto credo sia il sogno nel cassetto di ogni appassionata del campo ed io ho voluto esprimere tutta me stessa per sfruttare al massimo quest’occasione, così come per il libro stesso.
Il mio colore preferito è il verde ma è un colore che riesco a portare poco sulle unghie, così mi sono orientata sul mio colore di smalto preferito che è invece il magenta, in quanto è un colore davvero versatile: lo trovo molto femminile, con carattere e riesco ad indossarlo 365 giorni l’anno ed in qualsiasi occasione.
La PUPA ha già un magenta nella linea base e così ho voluto differenziarlo togliendo qualche tono e compensando con l’aggiunta di una perla di un lasting color pupa che mi ha sempre affascinata (parliamo di un bellissimo toupe, il lasting color 404): si tratta di una perla molto delicata, che quindi non altera il colore dello smalto, ma che lo rende particolare grazie ai suoi riflessi viola/fucsia a seconda di come viene colpito dalla luce.
Da sempre penso che sono i dettagli a fare la differenza.

 

 

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