“Harsh ingredients” e sicurezza: Pupa ha scelto da tempo di eliminare dai suoi smalti 3 sostanze in discussione.

di Valentina Grispo / 6 giugno 2014

Ne parliamo con il reparto Ricerca e Sviluppo 

Lo smalto è uno di quei cosmetici che mette d’accordo donne e uomini: noi non riusciamo più a fare a meno di unghie perfette e laccate, a lui piace perché enfatizza la femminilità e rende sensuale ogni nostro gesto. Ma la bellezza non può prescindere dal benessere e dunque dalla salute. Per questo, a proposito di smalti, al di là delle meravigliose colorazioni che ci conquistano stagione dopo stagione, ci siamo soffermati sull’INCI, ovvero sugli ingredienti delle formulazioni degli smalti, a cui è bene prestare attenzione, per conoscerli di più e meglio.

Come per tutti i prodotti cosmetici anche per gli smalti sono le normative italiana ed europea a definire quali ingredienti si possono usare in piena sicurezza, ma le aziende molto attente, come è Pupa Milano, possono in piena autonomia decidere di eliminare dalle loro formulazioni quelle sostanze dove la valutazione del legislatore si è già espressa attraverso nuovi studi, sempre più approfonditi arrivando a confermarne l’uso ma con alcune restrizioni.
Ecco allora che le garanzie di sicurezza si sposano con le performances: gli smalti di Pupa sono sempre più belli e durano tantissimo? Allora rendiamoli più che sicuri per tutto il tempo della loro applicazione!

Facciamo qualche nome che sicuramente non suonerà nuovo se almeno una volta abbiamo letto l’etichetta degli smalti che abbiamo utilizzato. Gli “harsh ingredients” in questione sono Toluene, Formaldeide, Canfora.
Il DBP (un acronimo per indicare la sostanza dibutyl phthalate) è soppresso da tempo, perché vietato.
Toluene e Formaldeide sono sostanze classificate dalla legge cosmetica cioè sono permesse nei prodotti cosmetici solo entro determinati limiti. Mentre la canfora non ha restrizioni.
Abbiamo voluto approfondire l’argomento facendo qualche domanda al reparto Ricerca e Sviluppo del marchio.

Quali sono i danni che possono provocare smalti o basi curative contenenti Toluene, Formaldeide e Canfora e perché questi componenti sono in discussione?
La necessità di imporre limiti all’utilizzo di queste sostanze nei prodotti cosmetici per evitare problemi tossicologici li pone al centro di continue verifiche di sicurezza che possono essere approfondite con la presentazione di nuovi studi che attraverso il progresso scientifico danno dei risultati sempre più accurati.

Queste materie prime, nelle quantità permesse dalla legge, sono ad oggi considerate sicure e pertanto inseribili nel prodotto cosmetico. Ad esempio il Toluene è permesso nei prodotti cosmetici (solo negli smalti) e considerato sicuro se aggiunto fino ad una percentuale del 25%.
Curiosità: non ne è permesso l’uso nei prodotti per bambini perché utilizzando il cosmetico come gioco potrebbero usarlo impropriamente.

La Formaldeide può essere utilizzata nei prodotti per indurire le unghie ad una concentrazione massima del 5%.
Pupa ha liberamente scelto di non inserire queste sostanze nei suoi smalti.

Queste sostanze, sono dannose a seguito di un prolungato utilizzo o fin dalla prima applicazione?
La valutazione della tossicità viene sempre eseguita considerando le quantità di utilizzo e le prevedibili condizioni d’uso. Chiaramente i rischi sono proporzionali all’utilizzo frequente e prolungato.

Possono creare problemi anche usando una buona base?
Sì soprattutto quelli con rischi collegati all’inalazione.

Il Toluene è un solvente che facilita la stesura e l’asciugatura del nostro smalto, come si fa a garantire la stessa resa eliminando questa sostanza?
Compito della ricerca cosmetica è proprio quello di creare nuove formulazioni sempre più sicure e sempre più preformanti! Gli smalti e i prodotti nail care Pupa non contengono Toluene e sono perfetti sia in stesura che in asciugatura.
Alcune di queste sostanze risultano essere pericolose oltre che per assorbimento, anche per inalazione.

E’ per questo che l’odore di certi smalti ci fa venire mal di testa?
Non esiste alcun legame tra l’odore e la pericolosità di una sostanza, il monossido di carbonio, ad esempio, è inodore e mortale.

La Formaldeide è altamente tossica, ma in minime quantità è consentita. Se Pupa nei suoi smalti ne fa a meno allora non è davvero così indispensabile?
Le formule sono realtà dinamiche, molti ingredienti un tempo indispensabili sono stati abbandonati nel corso degli anni. La ricerca scientifica va avanti !

Gli smalti e le basi nail care Pupa hanno superato i testi di ipoallergenicità, che cosa significa?
Il test di Ipoallergenicità valuta l’eventuale potere irritante o sensibilizzante di un prodotto cosmetico ed è un valido aiuto per verificare l’esistenza di un potenziale effetto indesiderato durante l’uso. Il test si svolge su un panel di 30 soggetti volontari che sono sottoposti a patch test ripetuti: 1 patch test ogni settimana per 4 settimane in totale.
Il Patch test consiste in un cerotto contenente dei dischetti di carta assorbente che sono imbevuti di smalto, il cerotto è applicato sulla cute dei volontari e mantenuto a contatto per 24 h. Al termine del test il dermatologo rimuove il cerotto e osserva le reazioni della pelle dopo 15 min, 1 ora e 24 h. Le eventuali reazioni di eritema e d’edema vengono classificate in base alla loro “severità”. Nel caso in cui nessun volontario presenti una reazione significativa eritematosa e/o edematosa, il prodotto può essere considerato IPOALLERGENICO nel senso che il prodotto è stato valutato mediante Test Epicutanei Ripetuti su volontari “sani” e non ha provocato sensibilizzazione.

Durante la 4 settimane di test le volontarie hanno utilizzato il prodotto nella normale area di applicazione, sulle unghie.

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